Brefotrofio (e Conservatorio delle zitelle dell’Ospedale S. Salvatore)

Il Brefotrofio, destinato ad accogliere i neonati abbandonati, ha origini antiche; se ne ignora l'anno di fondazione, ma esisteva sicuramente nel 1550. Era collegato all'Ospedale (fondato nel 1465 da Alessandro Sforza) all'interno del quale era collocato. Nel 1865 divenne un ente autonomo dipendente dalla Congregazione di Carità. Era il luogo di ricezione degli esposti, cioè dei bambini lasciati nella ruota, dentro l’ospedale, 

I registri degli esposti iniziano dal 1612. I ragazzi erano accolti dalla nascita ai 12 anni, le ragazze fino ai 14. Ai bambini venivano applicati dei “segnali”. I segnali degli esposti erano dei segni di riconoscimento del neonato che la mamma lasciava perchè fosse riconoscibile: un bigliettino con I nomi che si sarebe volute dare al bambino, oppure una moneta tagliata a metà (la metà rimaneva alla mamma), ciocche di capelli, santini, pezzi di tessuto.

Per le ragazze all'interno dell'Ospedale esisteva un Conservatorio in cui potevano rimanere anche oltre quell'età, il Conservatorio delle proiette  o delle zitelle. Aveva la finalità di mantenere le ragazze fino al matrimonio, che nel frattempo  potevano essere anche mandate a servizio presso le famiglie. Esistevano dei registry che ora sono nell’Archivio di Stato.